SoS stravizi di Natale! Strategie di sopravvivenza ai pranzi delle Feste

22 Dic, 2013 da

stravizi festeVolete superare in scioltezza la maratona enogastronomica delle Feste che rischia di mettere al tappeto anche il fisico più temprato? Volete evitare pesantezza, mancanza di energia, difficoltà digestive, alitosi e disturbi similari che spesso accompagnano i nostri dopo pranzo natalizi? Se farete tesoro dei consigli di seguito riportati, eviterete di arrivare appesantiti e con i consueti sensi di colpa alla Befana.

Tenete anche presente che questa potrebbe essere l’occasione giusta per provare a cambiare il nostro comportamento che spesso ci porta, al momento della spesa, a riempire il carrello in maniera eccessiva, magari approfittando delle mille promozioni di questo periodo che tentano di vendere prodotti di qualità scadente a prezzi sempre più bassi.

Il segreto è quello di privilegiare la qualità degli ingredienti che acquisteremo per il nostro pranzo di Natale, anche se dovessero costare di più. Complice il prezzo più alto (da che mondo è mondo la qualità si paga), magari ne consumeremo un po’ meno e questo non potrà che far bene alla nostra linea e alla nostra salute.

Certamente non sarà solo il prezzo a poter fungere da indicatore, anche una lettura attenta delle etichette, una corretta informazione sui prodotti DOP o IGT e così via, potrà aiutarci nella scelta.

Un esempio su tutti: il panettone. Il suggerimento è quello di evitare il più possibile quelli contenenti ingredienti diversi dalla ricetta tradizionale che ne prevede solo otto: farina, burro, uova fresche, zucchero, uva sultanina e scorze di arancia candite, lievito di pasta madre, sale. Eventualmente accettabile la presenza di miele, malto, burro di cacao, lecitina di soia e aromi naturali. Meglio se biologici, logicamente.

Ma veniamo ora ai consigli promessi…

Cominciate la giornata bevendo prima di colazione il succo di un limone spremuto al momento, allungato con dell’acqua, rigorosamente senza zucchero o altri dolcificanti aggiunti, vi aiuterà, tra le altre cose, ad accelerare il metabolismo, oltre a stimolare il fegato e favorire la depurazione.

Non saltate la colazione, è un potente segnale di attivazione del metabolismo, che mai come in questo periodo ha bisogno di funzionare al massimo. Piuttosto, evitate di far colazione con fette di pandoro e panettone o altri cibi ad alto indice glicemico, privilegiando invece cereali integrali, frutta, qualche seme oleoso, yogurt e così via.

Bevete acqua (naturale e non gasata) a sufficienza (almeno un litro e mezzo al giorno), soprattutto lontano dai pasti: sarà utile ad eliminare le tossine da “stravizi” che si accumuleranno in queste intense giornate.

Iniziate ogni pasto con delle verdure crude, esse contribuiranno a stimolare la digestione e a preparare al meglio il nostro apparato digerente all’assunzione del cibo successivo, riducendo al contempo il rischio di intolleranze.  La verdura, inoltre, alcalinizza l’organismo ed è quindi in grado di contrastare l’acidificazione causata dall’eccesso di zuccheri semplici di cui i nostri pranzi delle feste sono normalmente ricchi, oltre ad apportare fibre che ne rallentano l’assorbimento. Appena possiamo durante questo periodo, perciò, mangiamo verdura cruda senza condimento, privilegiando i carciofi, particolarmente benefici per il fegato.

Masticate bene: oltre a favorire la digestione, questo permette al nostro organismo di capire quanto sta mangiando. Con un’attenta masticazione difficilmente si arriva ad avere seri problemi di digestione. Masticare significa, inoltre, anche dare la possibilità al nostro organismo di percepire la qualità e la quantità dei cibi con il simpatico effetto collaterale di attivare la lipolisi, cioè lo scioglimento del grasso in eccesso, che in questo periodo è meglio stimolare in modo naturale. In questo modo si potrà rispettare anche la voglia di assaggiare qualche prelibatezza in più.

Terminare i pasti luculliani del periodo con dell’ananas fresco, ricco di bromelina, aiuterà a demolire meglio le proteine precedentemente ingerite rendendole più digeribili e svolgendo al contempo un’azione antinfiammatoria sulle pareti dello stomaco.

Se dopo pranzo vi sentite particolarmente appesantiti e accusate difficoltà digestive, ricordatevi di bere prima del pasto un bicchiere di acqua con un cucchiaio di aceto di mele. Vi aiuterà anche in caso di alito cattivo: in quel caso, dopo averlo bevuto, sciacquatevi anche la bocca con un altro po’ di aceto. L’aceto di mele, infatti, ha una serie di proprietà paragonabili a quelle del limone grazie all’acido malico in esso contenuto e alla ricchezza di sali minerali e altre benefiche sostanze derivanti dalle mele da cui è ricavato.

Sorbire durante il giorno o la sera (l’ideale sarebbe due-tre volte al giorno) una bella tisana digestiva o depurativa per il fegato potrà sicuramente essere utile. Nei prossimi giorni troverete qui pubblicata qualche ricettina ad hoc. Per non lasciarvi a bocca asciutta e come anteprima, ve ne regalo subito una per rimettere in sesto lo stomaco: fate bollire in mezzo litro di acqua la scorza di mezzo limone biologico a pezzetti e due-tre foglioline di salvia fresca (in mancanza della salvia fresca, dopo aver fatto bollire la scorza di limone, a fuoco spento, lasciate in infusione per 10 minuti un pizzico di salvia essiccata taglio tisana che troverete in erboristeria). Filtrate e unite il succo di un limone. Addolcite, se desiderate, con del miele vergine integrale, meglio se d’arancio.

Sempre in tema di sane bevande, preparatevi delle belle tazze di tè verde, a colazione sicuramente, ma anche come pausa di metà pomeriggio. Il tè verde, infatti, è molto più di una semplice bevanda: oltre ad essere un antibatterico naturale e un grande antiossidante, è considerato un alleato contro i chili di troppo. Diverse ricerche hanno infatti dimostrato la sua capacità di portare l’organismo a bruciare i grassi in eccesso e di ridurre l’assorbimento dei grassi introdotti con l’alimentazione. Sto parlando, logicamente, di tè verde di buona qualità e in foglia.

La sera, a casa, state leggeri, il che non significa, terminare gli avanzi del pranzo o mangiare “solo” una fetta di panettone “perché non si rovini, visto che è aperto”, ma consumare piuttosto una vellutata di verdura, uno yogurt con un po’ di frutta, della verdura cruda in pinzimonio o, ancor meglio, “nuda e cruda”, senza condimenti se non un po’ di succo di limone e così via.

Infine, camminate il più possibile (dalla mezz’ora in avanti) tra un pranzo e l’altro, sia per facilitare la digestione, che per attivare il metabolismo e aiutare il vostro fisico a non mettere su fianchi e pancia tutto quello che vi concederete. Tenete presente, a questo proposito, che se si vuole praticare un’attività fisica diretta al dimagrimento, la stessa deve essere prima di tutto prolungata nel tempo e in secondo luogo a basso regime: solo dopo i primi trenta minuti di attività fisica continuata, infatti, si cominciano a mobilizzare le riserve di grasso.

Per concludere, cercate di vivere questo periodo senza inutili sensi di colpa, l’importante è che – come dicevano i latini a proposito del carnevale – sia davvero una volta l’anno che “insanite”, (fate i matti) a tavola e che sia invece corretto il vostro stile alimentare quotidiano durante il resto dell’anno.

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