Tecniche di rilassamento

Cos’è la tecnica di rilassamento della Distensione Immaginativa

La Distensione Immaginativa è una tecnica di rilassamento a mediazione corporea che, attraverso il progressivo rilassamento psicofisico (prodotto dalla successione di contrazioni/distensioni muscolari che via via lasciano spazio ad un’inattività muscolare accompagnata da un’attività mentale), induce una modificazione dello stato di coscienza del soggetto, tale da favorire l’attivazione della capacità immaginativa.

Due sono le fasi della Distensione Immaginativa da me proposte:

  1. contrazione/distensione agita (costituita da una serie di contrazioni/rilasciamenti muscolari che producono una riduzione del tono muscolare del soggetto e, di conseguenza, uno stato di rilassamento fisico)
  2. contrazione/distensione immaginata (fase in cui il soggetto si esercita a rappresentarsi mentalmente le contrazioni/distensioni eseguite nella fase precedente)

Un’ulteriore modalità di applicazione è la cosiddetta Tecnica Breve centrata sulla funzione nella quale il soggetto, ormai allenato all’esperienza immaginativa, viene guidato brevemente a conseguire uno stato di modificazione di coscienza durante il quale lasciar emergere immagini evocate.

Dopo aver lavorato a lungo con un soggetto, averne verificato il percorso fatto e solo laddove si giudichi utile, si può utilizzare la tecnica del Deep Mind, termine con il quale si vuole indicare un particolare stato di coscienza profonda che, conseguito, permette di interagire meglio con la nostra energia vitale, di colloquiare con le forze guaritrici e rigeneratrici del corpo.

 

Quando si utilizza, a cosa/chi serve

E’ una tecnica molto versatile, che può essere impiegata con successo in moltissimi contesti diversi.

Si presta ad essere somministrata sia individualmente che in gruppo.

A mero titolo esemplificativo, perché le possibilità di applicazione sono davvero ampie:

  • E’ utile a persone che hanno bisogno di rilassarsi, a chi soffre di “stress” e ha i sintomi fisici collegati (v. cefalea, colite, ecc.), a persone molto mentali o, al contrario a chi ha troppo “la testa sulle nuvole”, a tutti coloro che hanno bisogno di “sentire la differenza” tra uno stato di tensione/contrazione e uno di rilasciamento o, in generale, di sentire la differenza tra due stati.
  • È indicata per gli studenti, affinché rendano al massimo durante gli esami o per chi soffre di “ansia da prestazione” o di ansia in genere, per chi pensa di “dover tenere sempre”, per chi non concede mai spazio all’immaginazione, per chi è in tensione e ha i caratteristici sintomi fisici collegati, per chi ha difficoltà a ritagliarsi uno spazio per sé, per chi deve imparare a gestire un dolore fisico, per chi ha degli ostacoli da superare e teme di non farcela, per chi è in sovrappeso.