Selenite: tutto è connesso

3 Mar, 2023 da

Una nuova puntata, dono della cristalloterapeuta Patrizia Tosi, su un cristallo poco usato in cristalloterapia, ma molto interessante per le sue valenze a livello spirituale: la selenite.

Se sei interessato a leggere gli altri articoli su altrettanti cristalli poco conosciuti, di seguito i link:

Chiastolite; Diamantini di Herkimer; Labradorite; Iside; Tabulari; Elestial.

I cristalli di Selenite appartengono alla famiglia dei solfati di calcio, al sistema monoclino e sono … gesso.

Si tratta di cristalli allungati, come fibre ottiche strettamente unite, aggregati satinati, spatici, di colore bianco, di lucentezza sericea, madreperlacea.

La Selenite è tenera, occupa il secondo posto nella scala di Mohs, basta un’unghia per scalfirla, facilmente fusibile, solubile in acido cloridrico e persino in acqua bollente. Se riscaldata, cede gran parte della sua acqua e tuttavia conserva la proprietà di riassorbirla, ri-cristallizzandosi. Perde invece tale capacità se portata a temperature superiori ai 150 gradi.

E’ un tipico minerale sedimentario che si forma per precipitazione diretta da sorgenti calde di origine vulcanica, oppure per sublimazione da fumarole e per deposizione delle acque marine.

In un mondo dominato dall’ingordigia, dall’abuso del potere, dal culto del possesso, la Selenite rappresenta una brezza purificante.

La Selenite non agisce sul corpo fisico, per guarire malattie e fastidi.

Il suo riferimento è Sahasrara Chakra, il Settimo Chakra, il Loto dei mille petali, associato alla ghiandola pineale, di cui tanto si parla oggigiorno mentre ancora così poco profondamente è stata indagata.

Sahasrara Chakra è consapevolezza, unione con la Fonte Suprema, cancellazione di ogni dualità, abbandono di qualunque separazione perché siamo tutt’uno con l’intera creazione. L’io individuale svanisce e la materia non esiste più in quanto tale, è solo maya, pura illusione.

Aho Mitakuye Oyasin, Tutto è Connesso.

E’ la tesi illustrata dalla Fisica Quantistica.

La Selenite è indicata per contrastare confusione mentale, depressione, inadeguata capacità di comprendere e di imparare, senso costante di indecisione, di inutilità, di vuoto interiore. E sensazione di esistere separati dal resto della vita, preda di paure, di fobie. E ancora, apatia, perdita di ogni speranza.

Cristallo potente, affidabile, poco utilizzato in cristalloterapia perché spesso si tende a trattare per lo più problemi fisici, emotivi. Ma è ‘il male di vivere’, già evocato da Montale, la vera barriera da superare per giungere ai Campi Elisi, alla gioia, alla serenità, all’abbandono di ogni controversia, all’amore. Magari la Selenite fosse la risposta! Magari bastasse. E tuttavia, essa costituisce un grande e insperato aiuto.

La Selenite è meravigliosa pure nella meditazione, così confortante nel suo candore, piacevole da accarezzare, fragile eppure potente, illuminante, spirituale.

Originata sulla Terra, almeno per quanto ne sappiamo, è un dono di Energie Eteriche Elevate.

Patrizia Tosi

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