Chiastolite

18 Feb, 2023 da

Chiastolite: la nuova pietra poco nota che la cristalloterapeuta Patrizia Tosi ci racconta oggi.

Dopo l’articolo sulla labradorite e quello della scorsa settimana sui diamantini di Herkimer, oggi leggeremo della chiastolite.

La Chiastolite è una varietà di Andalusite e appartiene alla classe minerale dei nesosilicati, il cui reticolo cristallino è costituito da singoli tetraedri, che contengono ioni metallo. Nesos, in greco, significa isola, un’allusione appunto al fatto che i tetraedri della Chiastolite, essendo indipendenti fra loro, si presentano “isolati” nell’edificio cristallino.

La Chiastolite è in forma di cristalli tozzi, di colore bruno, con inclusioni carboniose (grafite) o argillose scure, nere, inglobate durante la crescita e orientate a formare una croce trasversale.

Un osservatore, amante della matematica, quella croce potrebbe anche interpretarla come un ‘per’, simbolo di moltiplicazione e quindi di crescita. Ed è così che gli Antichi la vedevano.

La Chiastolite è pesante, traslucida, a tratti trasparente con lucentezza vitrea, fortemente pleocroica. (Il pleocroismo indica variazione di colore quando si osserva il cristallo da diverse direzioni.)

Le Chiastoliti più belle e ricercate, in Italia, provengono dalla Val Malenco (Sondrio). Apprezzate per la loro caratteristica iridescenza, sono impiegate in gioielleria.

La Chiastolite costituisce anche un potente amuleto, una protezione contro il male, sotto qualunque forma si presenti.

Essa fa riferimento al primo, secondo e settimo Chakra.

Offre un senso di stabilità, di concretezza, di realismo, particolarmente richiesti in periodi di crisi, e favorisce il superamento delle illusioni.

Si rivela utile nei disturbi motori e nei riflessi lenti, nelle paresi, in caso di reumatismi e persino di gotta, problematica che si riteneva superata e confinata a secoli passati, ma ora riaffiorata.

Del pari, la Chiastolite supporta la realizzazione della persona nel perseguimento dei propri obiettivi di vita.

E’ un tranquillizzante alleato quando si provano sensi di colpa, paure, nervosismo e, in qualità di amuleto, sostiene il coraggio, l’autocontrollo e la fiducia in se stessi.

A livello mentale, promuove la capacità di analisi delle situazioni da affrontare, liberando dalla passività e dalla insicurezza.

In sintesi, sprona all’azione con raziocinio.

Per questo la Chiastolite si usa nella meditazione. Spinge, infatti, ad andare dentro di sé, a cercare nel nostro interiore la ragione, la spiegazione di quanto stiamo sperimentando e ci indirizza al vero sapere, celato sotto strati di informazioni ridondanti, di conoscenze convenzionali, di luoghi comuni, di orpelli inutili.

Conosci te stesso, ripeteva Socrate.

E’ il compito precipuo e al tempo stesso il più difficile da perseguire in una società che ci frastorna con chiasso e aria fritta, in un tempo in cui l’individualità del singolo è schiacciata, perché non possa esprimere la propria vivacità intellettiva, a favore sempre e comunque di una massificazione spersonalizzata e omogenea.

Tante e stimolanti sono le opportunità che la Chiastolite ci offre.

Con riferimento al settimo chakra, la Chiastolite rinsalda il rapporto con la nostra Terra e le sue creature, mostrandoci quanto abbiamo ancora da imparare in termini di rispetto, di coraggio, di umanità.

Patrizia Tosi

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