Seconda puntata: come purificare i cristalli

9 Dic, 2022 da

Come promesso, eccoci alla seconda puntata della nostra avventura nel magico mondo dei cristalli, quella dedicata alla purificazione. Ancora una volta, a farci da guida sarà Patrizia Tosi, cristalloterapeuta.

Per chi si fosse perso il primo articolo, quello dedicato alla storia dell’uso dei cristalli, questo il link all’articolo: Cristalli – qualche cenno storico

Perché è prioritario purificare i cristalli?

Potrei rispondere con un’altra domanda : come mai ci si lava? La risposta “perché si è sporchi”, pur esatta, è semplicistica. E’ vero, sotto la doccia ci togliamo di dosso l’inquinamento atmosferico e tutto ciò che il corpo ha prodotto e deve essere smaltito attraverso la pelle, il nostro organo più esteso e anche il nostro contatto con il mondo esterno. E’ un bisogno che l’uomo ha acquisito con il passare dei secoli.

Non si tratta, però, solo di pulire il fisico. Avete mai sperimentato la sensazione di togliervi un peso dalle spalle, di sentirvi più leggeri quando l’acqua vi scorre addosso?

Certo che sì. Magari non ci avete fatto caso, quando siete di fretta e il ritmo della vita quotidiana impone le sue necessità. Però, appena prendete tempo per voi, un tempo necessario in questa esistenza spesso frenetica, carica di doveri, di obblighi, di imposizioni, vi rendete conto che nulla come il potere dell’acqua sulla pelle può sciogliere tensioni e ridonarvi un certo equilibrio.

Ma torniamo ai cristalli e alla prima domanda, sul perché sia prioritario purificarli.

Li vedete splendenti, luminosi nei negozi, però quanta fatica, quanto dolore, insoddisfazione e rabbia hanno assorbito, nell’essere estratti dalle viscere della Terra da cercatori mal pagati, stanchi, non considerati, scontenti per le condizioni di lavoro e per essere trattati spesso con scarso rispetto. Non mi riferisco ai “sassaioli” in proprio, quelli che vanno con scalpelli e altri strumenti sulle nostre Alpi o su altre montagne, alla ricerca di pezzi da vendere o collezionare.

La maggior parte dei cristalli e delle pietre in commercio provengono dall’India, dal Messico, dalla Cina, dall’Africa, dal Brasile dove cave enormi a cielo aperto costringono i garimpeiros a salire scale di corde, con il peso dei minerali sulle spalle. Tenuto conto quindi di questa provenienza, potete immaginare quanti detriti psichici contengano (non mi piace chiamarli “negatività”).

Aggiungete il mercanteggiare successivo e vi rendete conto da sole/i quanto bisogno abbiano di liberarsene.

Come?

Decine di manuali insegnano svariate tecniche, perciò mi limiterò al metodo più sicuro e che chiunque può adottare: il sale! Solo sale, non acqua perché ci sono diversi cristalli e pietre che contengono rame, alluminio, altri minerali e con l’acqua potrebbero ossidarsi. Oppure sono talmente fragili che si sgretolerebbero. A chi verrebbe in mente di porre un nodulo di azzurrite in acqua? E poi, il sale è il sistema più potente e semplice. Per tutti.

Si inizia scegliendo un contenitore, esclusi categoricamente quelli di metallo e di plastica. Occorre poi stendervi uno strato di sale grosso, posare cristalli e pietre, (si possono tranquillamente mettere insieme, anche se diversi) e ricoprirli interamente con altro sale. Devono essere del tutto circondati, come in un bozzolo.

Quando li si acquista è opportuno lasciarli così per 3 giorni. Quindi, vanno risciacquati velocemente sotto acqua corrente fredda e posarli, senza asciugarli, al sole o, comunque, alla luce naturale. Penserà il sole a rinvigorirli, con la sua forte energia yang.

Patrizia Tosi

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