Pronto soccorso naturale: i rimedi da tenere sempre in casa
Come non dovrebbe mai mancare in casa una cassetta del pronto soccorso per far fronte ai comuni malesseri o ai piccoli incidenti che, di quando in quando, possono colpire noi o i nostri famigliari, così non dovrebbe mancare anche una sorta di cassetta del pronto soccorso naturale. Una cassetta costituita, appunto, da prodotti naturali, di semplice impiego, in un’ottica di autocura.
Credo di non aver bisogno di aggiungere che quelli di cui tratterò riguardano interventi d’emergenza per problematiche di lieve entità, che non presuppongono un intervento sanitario e che, in caso di dubbi, soprattutto se sono coinvolti dei bambini, è sempre meglio abbondare in cautela e chiedere un parere medico.
Casi particolari a parte, ci sono tantissimi disturbi che possiamo affrontare in autonomia, meglio se fin dai primi sintomi, scegliendo di rivolgerci ai rimedi della natura, rimedi dolci e rispettosi dei ritmi del corpo.
Così, soprattutto andando verso la brutta stagione e i correlati inevitabili malesseri, avere a portata di mano qualche rimedio per affrontare sul nascere raffeddamenti, piccole nevralgie o dolori, può essere di aiuto ad evitare conseguenze peggiori.
Di base, occorre ricordare che se il corpo ci manda un segnale attraverso un sintomo, la cosa migliore è sempre quella di cercar di comprendere il messaggio che ci sta inviando: abbiamo forse bisogno di fermarci perché stiamo correndo troppo? Non vogliamo andare in qualche direzione e il corpo ce lo segnala magari facendoci venire un disturbo alle gambe? La gastrite si riacutizza perché proprio “non ci va giù” qualcosa?
Così, se ci viene la febbre e siamo a pezzi, è inutile – a meno di situazioni davvero limite in cui non è proprio possibile che il mondo faccia a meno di noi – pensare solo a ingurgitare qualcosa, di sintesi o naturale che sia, per tornare subito operativi. È solo deleterio perché non rispettoso dei bisogni del corpo. Se ci fermiamo un attimo a riflettere, comprenderemo subito di non essere indispensabili, casi particolari a parte, e di poter anche chiedere aiuto e delegare, se necessario.
Ma adesso andiamo a incominciare, come cantava Gabriella Ferri…
Data la vastità dell’argomento, ho dovuto necessariamente fare una scelta, basata anche su preferenze assolutamente personali. Sempre per la medesima ragione, ho pensato di suddividere in più articoli i consigli, in modo da rendere più agevole la lettura e la “metabolizzazione” delle informazioni.
Miele
Il miele, d’inverno soprattutto, non dovrebbe mai mancare in casa. Ha innumerevoli proprietà che ovviamente in questa la sede non possiamo enumerare (se volete qualche approfondimento: http://organic-honey.thehoneyland.com/super-alimenti-biologici/proprieta-del-miele-benefici-del-miele-non-pastorizzato-studi-567.html), ma è eccezionale nelle malattie respiratorie. Una ricerca bulgara condotta su un campione di 17.862 pazienti ha dimostrato che il miele è efficace per trattare bronchiti croniche o asmatiche, asma bronchiale, riniti, sinusiti, raffreddori, influenze e infezioni alle vie respiratorie in generale.
In ragione di 3-4 cucchiaini al giorno, da sciogliere sotto la lingua o in tisane calde, infatti, può essere di aiuto in caso di raucedine, perdita della voce, mal di gola, tosse secca e grassa, bronchite, faringite.
Per uso topico e come rimedio di pronto soccorso esterno, è indicato per il trattamento delle piaghe e delle ustioni. Così, se vi scottate con il ferro da stiro o con una padella o vi schizza dell’olio addosso, potete applicare direttamente sull’ustione uno strato di miele, coprendo con una garza sterile, rinnovando l’impacco una volta al giorno.
Una nota importante, visto che talvolta mieli non opportunamente trattati possono contenere spore botuliniche molto pericolose per i bambini al disotto di un anno, si consiglia generalmente di non somministrare miele ai bambini che abbiano meno di un anno di vita. Per essere sicuri, molti consigliano di attendere il secondo anno di vita, anche se non sono stati rilevati casi di reazioni contrarie dopo il primo anno.
Ricetta per una tisana antinfluenzale:
2 cucchiaini da tè di salvia, il succo di un limone, 1 pizzico di pepe di caienna, 1 cucchiaio di miele (meglio se di timo o di eucalipto)
Versate in una tazza di acqua bollente la salvia e lasciate in infusione per 10 minuti coperto. Filtrate e aggiungete gli altri ingredienti. Bevete calda la tisana.
Aceto di mele
È un vero e proprio elisir per la salute di ogni giorno e non dovrebbe mai mancare in casa. Meglio sia biologico (ormai si trova anche al supermercato). Anch’esso ha innumerevoli proprietà che non provo neanche a sintetizzare, voglio solo citare il suo impiego come “pronto soccorso” in caso di problemi digestivi: mal di stomaco, pesantezza, acidità, gonfiore, bruciore di stomaco.
In questi casi può essere di aiuto diluire un cucchiaio di aceto di mele in acqua tiepida o a temperatura ambiente e bere a piccoli sorsi, ripetendo dopo qualche tempo, se necessario.
In caso di mal di gola e raucedine, sono utili gargarismi con aceto di mele caldo diluito. Anche ingerire una mistura composta da una pari quantità di miele e aceto di mele, in ragione di un cucchiaino da tè ogni due ore può essere davvero utile.
Se è la tosse a tormentarvi, sorseggiate aceto di mele addolcito con un po’ di miele. L’aceto di mele è utile anche in caso di infiammazioni alle gengive: in questi casi è indicato fare degli sciacqui della bocca con aceto di mele diluito in un po’ d’acqua.
Come scegliere un buon aceto di mele? Un aceto di mele genuino è scuro e torbido, o lo diventa quando si scuote la bottiglia e magari presenta anche una piccola cresta di schiuma. È stato prodotto da mele biologiche o biodinamiche ed è stato filtrato solo grossolanamente, mai distillato.
Per approfondimenti sull’argomento: Hans Peter Bleuel – “Aceto di mele” – Tecniche Nuove
Bicarbonato di sodio
Oltre ad essere molto utile per la pulizia della casa, il bicarbonato è indicato anche per trattare alcune problematiche tipicamente invernali, ad esempio quelle a carico delle vie respiratorie. In caso di raffreddamento, infatti, fare dei fumenti per 5-10 minuti dopo aver lasciato bollire un litro d’acqua e aggiunto 2 cucchiai di bicarbonato (mescolando accuratamente), permetterà di liberare il naso e procurare sollievo. Il bicarbonato, infatti, è un vecchio rimedio utile per decongestionare le mucose nasali.
Contro il mal di gola, dei gargarismi con il bicarbonato di sodio sono un rimedio semplice e poco costoso: diluite un cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere di acqua fredda. Fate più gargarismi con questa soluzione, più volte al giorno.
Il bicarbonato è utile anche per alleviare le irritazioni del sederino nei bambini piccoli. In questo caso, mescolate un cucchiaio di bicarbonato di sodio nell’acqua del bagnetto fino a miglioramento del rossore.
Un altro impiego “classico” è quello legato alla digestione difficile: sciogliete in un bicchiere di acqua tiepida un cucchiaino di bicarbonato di sodio e bevetene il contenuto. A volte si suggerisce di aggiungere un cucchiaino di bicarbonato nell’acqua di cottura di alimenti che risultino di difficile digestione.
Per approfondire: Alessandra Moro Bronzo – “Le incredibili proprietà del bicarbonato di sodio” – Edizioni il Punto di Incontro.
Oligoelemento Rame-Oro-Argento
Si tratta di un mix di oligoelementi (minerali in traccia diluiti in acqua gluconata) particolarmente utile in caso di convalescenza, quando non si riesce a venir fuori da un’influenza e ci si sente a pezzi anche dopo la fine della febbre. Indicato quindi per l’astenia post influenzale e per l’astenia in generale, anche legata all’età, utile per recuperare più efficacemente e rapidamente energia e vitalità psico-fisica.
In caso di astenia post influenzale, lo schema da utilizzare può essere il seguente:
1 fiala al mattino, a digiuno, 3 volte alla settimana, a giorni alterni, fino al miglioramento e alla scomparsa dei sintomi. Se ne consiglia in ogni caso l’assunzione per almeno un mese. Il liquido va trattenuto sotto la lingua per almeno un minuto, al fine di renderne più efficace l’assorbimento, meglio prima di colazione a stomaco vuoto.
Oligoelemento Rame
È un minerale che contrasta infiammazioni e infezioni, utile quindi in caso di raffreddore, influenza, bronchiti e cistiti, tutti disturbi tipici della stagione fredda. In oligoterapia, infatti, il rame è l’oligoelemento consigliato nelle forme infettive acute: accelera la guarigione delle malattie delle vie aeree, molto frequenti in inverno (dall’influenza alla faringite, dalla tracheite alla bronchite, passando per sinusite e otite). Concorre anche a contenere le infezioni dell’apparato urinario, spesso scatenate o acuite da colpi di freddo.
Appena compaiono i primi sintomi di questi disturbi, magari accompagnati da qualche linea di febbre, o ai primi bruciori che annunciano una cistite, tre dosi di rame oligoelemento in un’unica somministrazione sono per lo più in grado di indebolire l’infezione. Il trattamento può poi proseguire con due o tre fialoidi di rame al giorno per le successive 48 ore e scalare gradualmente la posologia fino alla completa regressione dei disturbi.
Anche in questo caso, il fialoide va assunto lontano dai pasti, tenendo il liquido in bocca per un minuto prima di ingerirlo.
Chiodi di garofano
In attesa di rivolgersi al dentista per un intervento più appropriato, visto che solitamente il mal di denti ha la simpatica tendenza a manifestarsi quando di dentisti in giro non ce ne sono, magari durante il week-end o le vacanze, un rimedio di pronto soccorso è dato da 2 chiodi di garofano posti direttamente a contatto con il dente dolente. Sono ricchi, infatti, di un olio essenziale che aiuta a placare il dolore.
Zenzero
Molto utile per trattare moltissimi piccoli disturbi, è il rimedio di elezione per la nausea e il mal d’auto e per la digestione difficile, oltre ad essere utile anche in caso di mal di testa e di raffreddamento e febbre.
Per la nausea: mettere una goccia di olio essenziale di zenzero su un fazzoletto di carta e aspirare l’aroma, oppure masticare un pezzetto di zenzero candito.
Per la digestione: far bollire per 5-10 minuti qualche fettina di zenzero fresco, spegnere e lasciar riposare 5 minuti coperto. Filtrare e bere tiepido.
Per freddo e febbre: se si è preso freddo alla fermata dell’autobus, oppure si ha la febbre alta, un decotto di zenzero quale quello poco sopra descritto, bevuto caldo, magari con l’aggiunta di un po’ di miele, aiuta l’organismo ad espellere il freddo e a sudare, in caso di febbre.
Argilla verde
L’argilla è usata da tempi immemori e vanta numerose proprietà. Solo per citarne alcune, è antisettica, remineralizzante, antinfiammatoria, battericida, cicatrizzante, deodorante, decongestionante, assorbente, antiacido, alcalinizzante, disintossicante, antiedematosa, sgrassante (era usata dagli antichi per lavare gli indumenti).
In caso di afonia o abbassamento della voce è utile un impiastro caldo di argilla verde da tenere sul collo ben coperto per 20 minuti per due volte al giorno, mattino e sera fino a guarigione.
L’impiastro di prepara così: in una ciotola non di metallo (di vetro o ceramica) mettere qualche cucchiaio di argilla verde, aggiungere un cucchiaio di olio di oliva e acqua calda quanto basta per raggiungere una consistenza cremosa e non troppo liquida. Appena pronto si applica alla parte dolorante e si copre con un panno di lana. Trascorso il tempo previsto, si rimuove l’impiastro con un getto di acqua tiepida. Per i più pigri esistono in commercio creme di argilla già pronte per fare cataplasmi e impiastri.
Se invece si soffre di bronchite è indicato un impiastro caldo di argilla verde e olio di oliva alternativamente su petto e spalle, da tenere in loco ben coperto per 30 minuti tutti i giorni fino a guarigione. In acuto ripetere anche più volte al giorno.
Se invece soffriamo per via di una contusione, l’impiastro di argilla verde e olio di oliva va tenuto in loco per 30 minuti non coperto, tutti i giorni, anche due volte al giorno fino a miglioramento.
In caso di diarrea, un cucchiaino da caffè raso di argilla verde ventilata per uso interno, da sciogliere in bocca, accompagnato da un po’ d’acqua con qualche goccia di succo di limone, anche 3 volte al giorno in fase acuta e fino a scomparsa delle scariche diarroiche.
A questo trattamento di emergenza, aggiungere dell’argilla verde ventilata al mattino a digiuno per una settimana. Si prepara così: ad un bicchiere contenente acqua minerale non gasata o di fonte, aggiungere un cucchiaino da caffè (non di metallo né di plastica) raso di argilla verde ventilata, si mescola molto bene in senso orario per un minuto circa creando un vortice e si lascia riposare tutta la notte. La mattina, a digiuno, si beve l’acqua argillosa torbida (sopranatante) senza mescolare, lasciando il sedimento sul fondo del bicchiere.
In caso di sinusite: impiastro molto caldo di argilla verde e olio di oliva sul naso e sulla fronte e se necessario dietro al collo, da tenere per 30 minuti non coperto per un mese tutti i giorni. Successivamente, continuare a giorni alterni per un altro mese. A questi impiastri aggiungere per un mese l’argilla ventilata al mattino a digiuno, bevendo solo il sopranatante, come spiegato sopra.
Attenzione: è sconsigliato l’utilizzo dell’argilla per uso interno a chi prende farmaci salvavita , a chi ha tendenza alle occlusioni intestinali e a chi ha tendenza allo strozzamento di ernie.
Per approfondire: Giuseppe Ferraro – “Il manuale dell’argilla” – CittàStudiEdizioni