Ansia da guerra in Ucraina: come ridurla

11 Mar, 2022 da

Ansia da guerra in Ucraina: come ridurla

Dopo due anni di pandemia e di martellamento pseudo informativo costante, che ha costretto tutti ad adattarsi ad alti livelli di stress, ora sono i venti di guerra ad occupare la scena e a far crescere a dismisura in ognuno di noi il livello d’ansia.

Quando accade ciò, il corpo reagisce in emergenza per garantire una risposta adeguata: aumenta l’adrenalina, diminuisce il sonno, si mettono in standby i sistemi non direttamente legati alla sopravvivenza e viene così rilasciata l’energia necessaria per poter far fronte al fattore stressogeno. Questa modalità di “emergenza”, però, non può durare a lungo, altrimenti rischiamo di veder esaurire le batterie.

Per questo motivo è molto importante osservare e cogliere i segnali che il nostro corpo ci manda: insonnia, problemi di stomaco, cambiamenti nell’umore, tensioni muscolari, irritabilità, cambiamenti nell’appetito, nel ritmo cardiaco, problemi intestinali e così via.

Per far fronte a tutto ciò ci sarebbe molto utile la saggezza di cui parla la famosa preghiera della serenità scritta dal teologo statunitense Reinhold Niebuhr:

«Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza».

Dal momento, però, che tale saggezza non si acquisisce in tempi brevi, possiamo iniziare ad aiutarci lavorando consapevolmente per ridurre il nostro livello di stress e di ansia, nonostante tutto intorno a noi paia congiurare contro.

Come?

Compiendo alcune scelte consapevoli, ad esempio:

  1. Aggiornandoci al massimo una volta al giorno sull’andamento della guerra attraverso i media o i social. Continuare a leggere sempre le stesse notizie, sia pur in salse diverse, guardare scene raccapriccianti, ascoltare mille pseudo esperti discettare di fanta politica non potrà che innalzare il nostro livello di ansia.
  1. Aiutando concretamente il popolo ucraino laddove possiamo, con donazioni, aiuti materiali, sostegno alle associazioni che stanno mobilitandosi, facendo attenzione a scegliere quelle affidabili, offrendo ospitalità se si è nelle condizioni di farlo. Offrire aiuto aiuta a farci sentire meglio. Offriamo aiuto a chi ne ha bisogno.
  1. Compiendo un gesto di aiuto “spirituale” al giorno, non necessariamente rivolto solo al popolo ucraino, certamente in questo momento messo così a dura prova. Fermiamoci, preghiamo, centriamoci e rivolgiamo un pensiero di pace. Fermiamoci e respiriamo. Pratichiamo la gentilezza amorevole verso chi ci circonda; ogni gesto di gentilezza amorevole innesca un’onda che non va persa, ma riverbera a livello energetico.
  1. Non facendoci prendere dallo spirito divisivo che vorrebbe i buoni da una parte e i cattivi dall’altra; non dimentichiamoci che il popolo russo non vuole tutto la guerra.
  1. Concedendoci qualcosa di bello ogni giorno, senza sensi di colpa. Solo se si sta bene, fisicamente e interiormente, si ha l’energia necessaria per essere di aiuto e i due anni di pandemia hanno già scavato a livello psichico in ognuno di noi solchi profondi e hanno regalato pesantezze difficili da sostenere.
  1. Cercando il più possibile di praticare attività fisica, meglio se all’aperto: scatena le endorfine e riduce i livelli di ansia.
  1. Cercando di esprimere la nostra creatività in ogni modo ci faccia star bene e che ci dia soddisfazione, non importa quanto “sciocco” o piccolo agli occhi degli altri possa sembrare.
  1. Evitando di abbuffarci di dolci e di cibo spazzatura: aumentano l’ansia in quanto creano un livello di infiammazione nell’organismo che il corpo non sa come gestire. Per saperne di più e approfondire, leggete l’articolo “Cibo e salute mentale” https://www.naturalmentechirone.it/cibo-salute-mentale-quali-legami/
  1. Iniziando ad esercitare la meditazione e le cosiddette pratiche di lunga vita quali ad esempio Yoga, Qi Gong, Tai Chi: è scientificamente provato che riducono i livelli di ansia e di stress.
  1. Usando tutti gli strumenti che la natura mette a nostra disposizione, ad esempio i Fiori di Bach. Per avere qualche idea, potete leggere questo articolo scritto durante la pandemia sui Fiori di Bach o questo scritto in precedenza sulle piante adattogene, oppure potete contattarmi per una consulenza ad hoc: via mail ic.naturopata@gmail.com, oppure scrivete un whatsapp o chiamate il 377 3065415.

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