La Primavera e la loggia energetica del Legno

18 Apr, 2017 da

bambù“Le forze soprannaturali della primavera creano il vento nel cielo e il legno sulla terra. Nel corpo esse creano il fegato e i tendini; esse creano il colore verde… e danno alla voce la capacità di emettere un suono gridato… esse creano gli occhi, il sapore acido e l’emozione della rabbia”.

(dal Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo)

Come abbiamo appena avuto modo di leggere, in questo brano tratto da un grande testo classico di medicina cinese sono riassunti gli aspetti fondamentali della stagione primaverile, che per tale medicina sono legati all’elemento Legno e al Fegato.

La qualità del legno è la duttilità, la capacità di flettersi e di ritornare alla forma iniziale. Come un albero che estende i propri rami e allarga le foglie, il legno tende all’apertura, all’espansione, all’esteriorizzazione. L’albero è radicato alla terra (yin), ma con uno slancio verso l’alto, verso il cielo (yang), procede dall’interno verso l’esterno, dal basso verso l’alto, esattamente come fa l’energia della primavera.

La primavera, infatti, è la fase in cui, dopo lo yin pieno dell’inverno, lo yang inizia a crescere, il Qi va verso l’esterno e verso l’alto come la forza di un germoglio appena nato. La nostra energia e quella che ci circonda si riaccendono dopo la fase di approfondimento e di accumulo che ha caratterizzato l’inverno. Quello che in primavera dovremmo fare è proprio evitare di contrastare lo slancio irresistibile del rinnovamento, l’espansione del germoglio che rappresenta lo yang giovane.

Tutto quello che in natura possiede le caratteristiche sopra ricordate appartiene all’elemento Legno: la direzione del Legno è l’est, dove sorge il sole; il suo movimento è la crescita; il momento della giornata è l’alba; la sua stagione la primavera, anche come fase della vita, appunto quella dell’infanzia. L’energia climatica associata è il Vento, che si ridesta in primavera e agita foglie e rami. Il suo sapore è l’acido dei frutti primaverili; il suo colore è il verde delle foglie; l’organo di senso del Legno sono gli occhi; l’emozione corrispondente è la rabbia; le parti del corpo governate da questo elemento sono i tendini e i muscoli; le unghie la sua manifestazione fisica esterna. Il suono correlato è il grido.

I due organi corrispondenti: Fegato e Vescicola Biliare. Il Fegato, in medicina cinese è associato al generale, eccellente nella pianificazione strategica, la Vescicola Biliare corrisponde invece più ad un importante e onesto ufficiale, che si distingue per la sua decisione e capacità di giudizio. In Medicina Cinese, mentre il Fegato spinge la persona a guardare lontano, a fare progetti, la Vescicola Biliare dona la forza di metterli in atto, la decisione necessaria per passare dalla fase del pensiero a quella della messa in pratica. Un comportamento governato dalla paura di sbagliare e di agire ci parla, quindi, di un deficit di questo viscere che, se risulta invece in eccesso, porta a decisioni affrettate, poco ponderate. Se, invece, ad essere in disequilibrio è l’energia di Fegato, quella che prevale in caso di eccesso è la collera, un andare fuori di sé, una salita eccessiva di emozioni che tende a travolgere la persona. È come se la naturale direzione verso l’alto e l’esterno non fosse più contenuta, ma strabordasse. Se invece la stessa collera fosse repressa e non manifesta, si creerebbe blocco e stagnazione del qi di Fegato.

Le caratteristiche del Legno si riflettono perfettamente nel bambù, una pianta verde, che cresce velocemente, con un forte germoglio, rimanendo flessibile nonostante la sua grande stabilità.

La mancanza di flessibilità è uno dei segni frequenti di un disequilibrio nel movimento del Legno. A livello fisico si nota una maggiore rigidità di muscoli e tendini, movimenti a scatti e una muscolatura tesa.

Ma i problemi del Legno possono farsi sentire anche a livello mentale; per esempio con una forte rigidità nei pensieri oppure una mancanza di pazienza o con il farsi prendere dalla rabbia in modo incontrollato. Quando questa emozione diventa cronica o ristagna senza potersi esprimere, la nostra salute ne risente.

Durante la primavera, il Fegato e il suo viscere collegato, la Vescicola Biliare, sono naturalmente attivi e hanno una tendenza all’eccesso; spesso in questo periodo dell’anno ci si sente congestionati ed è più probabile che si manifestino sintomi tipici da “pieno” come allergie, irritabilità, irrequietezza, indecisione, cefalee improvvise, difficoltà digestive, occhi rossi che bruciano, vertigini, acufeni…

Sul fronte alimentazione, quindi, in questa stagione, per aiutare Fegato e Vescicola Biliare a riequilibrarsi, è bene preferire alimenti leggermente piccanti, se occorre tonificare un’energia di Fegato stagnante, come piccanti sono molte delle verdure ed erbe aromatiche di stagione: ravanelli, rucola, menta, ad esempio e utilizzare cibi naturalmente dolci (cereali, legumi) se occorre invece sedare e armonizzare. L’acido, che è il sapore associato alla loggia del Legno, va invece usato con parsimonia. Il sapore acido, infatti, astringe e contiene, aiutando per questo il sistema del Fegato a non esagerare, ma se il Fegato soffre di energia stagnate, l’acido non farebbe altro che peggiorare la situazione e va per questo evitato.

Quali caratteristiche deve avere l’alimentazione quotidiana per godere al meglio di questa bella stagione? Innanzi tutto deve essere leggera per alleggerire il più possibile il lavoro del fegato, riducendo perciò il più possibile i grassi, gli zuccheri, l’alcool, il caffé, i latticini, i salumi, i cibi industriali e contenenti conservanti e aromi artificiali.

Assecondiamo, quindi, la natura scegliendo cibi di colore verde, il colore che entra in risonanza con il sistema funzionale di Fegato. Via libera quindi a: tarassaco, spinaci, bietole, ortiche, radicchi, cipollotti, carciofi , sedano, cicoria selvatica, prezzemolo e tutte le erbe spontanee commestibili che abbondano in campagna in questa stagione.

Il Legno è legato anche al momento in cui dal seme sboccia il germoglio e quindi tutto quello che nasce e sboccia è perfetto da mettere in un piatto primaverile: indicati, quindi, i germogli e i semi da impiegare con larghezza, ad esempio, nelle insalate o sopra vellutate o creme di verdura.

È possibile e consigliabile iniziare ad inserire alimenti leggermente rinfrescanti (come natura termica) per contrastare i primi caldi e con azione tranquillizzante (azione tipica, ad esempio, del sapore dolce) in caso di vento.

Anche le modalità di cottura si devono alleggerire: molto utili le cotture al vapore o quelle al salto, dove il cibo, ridotto in piccoli pezzi, viene cotto velocemente e ad alta temperatura.

In questo periodo, per rendere i cibi più gustosi e digeribili, è utile usare il vino in cottura per sfumare, così come aggiungere a pesce e verdure la buccia di agrumi tritata finemente e rifinire i piatti con uno spruzzo di succo di limone. Il vino usato in cottura, infatti, mobilizza l’energia stagnante di Fegato e così fanno anche le scorze degli agrumi, primo fra tutti il limone, che, avendo anche un sapore acido, se utilizzato in piccola quantità, può essere utile a Fegato.

 

 

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