Una nutriente lettura per l’estate: Eclissi

10 Lug, 2020 da

eclissi 4Eclissi è il libro di Ezio Sinigaglia vincitore dell’edizione 2020 di Modus Legendi, un’interessante iniziativa creata dalla comunità di lettori Billy, il vizio di leggere, ormai alla sua quarta edizione che vi suggerisco di tener d’occhio e alla quale vi consiglio di cuore di partecipare se amate i libri e la lettura. Chi desiderasse saperne di più, può leggere l’articolo che le ho dedicato a febbraio.

Pur avendo letto il libro subito appena acquistato, ho voluto rileggerlo e farlo sedimentare, prima di parlarne perché ha toccato corde diverse dentro di me e ho preferito porre la giusta distanza.

L’incipit mi aveva immediatamente intrigato “Il suo progetto puntava dritto all’oscurità per cogliervi una luce. Era inesplicabile a lui stesso. Eppure era il progetto più forte e preciso che avesse mai formulato in vita sua.”

Quanto hanno fatto risuonare in me queste parole! Un progetto, inesplicabile, eppure forte e preciso. Di che progetto si tratta?

Lo scopriamo poco per volta nelle prime pagine del libro che collocano il personaggio, un anziano architetto triestino, vedovo, di nome Eugenio Akron, su una non meglio specificata isola del Nord sulla quale “la morsa di angoscia che da tre anni lo afferrava al risveglio per la gola si era allentata dopo poche ore dall’arrivo”.

L’isola con la sua natura selvaggia, i suoi aspri, ma ruvidamente ospitali abitanti è descritta in modo coinvolgente e preciso: suoni, odori, sensazioni fisiche, visive, tattili, tutto concorre a condurti lì, sulla scia di Akron, durante le sue solitarie passeggiate.

Akron è su quell’isola per cercare non tanto una risposta o la risposta, ma per trovare la domanda. “Sto guarendo’” è forse la domanda? – si chiede nelle prime pagine del romanzo.

La sua solitudine iniziale, che non è disperata, ma cercata e goduta, si interrompe grazie all’incontro con Clara, vedova americana dieci anni più vecchia di lui, anche lei sull’isola per assistere all’eclissi.

I dialoghi tra i due, con l’italiano storpiato di Clara e l’inglese di Eugenio, sono divertenti, leggeri e insieme profondi e portano a galla un ricordo sepolto di Akron.

Sulla coraggiosa, ma riuscitissima, scelta di presentare in inglese le battute di Eugenio e in itamerican quelle di Clara, oppure di rendere il duro inglese dalla pronuncia teutonica degli abitanti dell’isola, o di mantenere il dialetto triestino nelle conversazioni telefoniche tra Eugenio e suo figlio, ci sarebbe da spendere ben più di qualche parola.

Clara è il sole, Eugenio ha scampoli di buio sepolti dentro di sé, scampoli che emergono durante le conversazioni con lei. Ricordi appesantiti da sensi di colpa rimossi con i quali riuscirà forse a far pace durante il tempo trascorso con l’amica, attendendo l’eclisse.

Sono proprio rimozione, percorso di riconoscimento e comprensione le pietre miliari di un cammino che compie Eugenio Akron sull’isola, attendendo l’eclisse e lungo questo cammino Clara funge da catalizzatore.

Bella anche la capacità di far emergere il rapporto con il figlio, molto pragmatico, per nulla incline al poetico e radicalmente diverso dal padre quanto a carattere e sogni. Rapporto appena delineato e tutto giocato per via telefonica, ma che arriva forte e chiaro al lettore.

La prosa è essenziale, ma non per questo meno poetica, le immagini sono delicate, la storia ha un bel ritmo ed è coinvolgente, non appesantisce, pur portandoti in regioni impegnative del cuore che tutti abbiamo dentro.

Per concludere, un passaggio che mi è risuonato moltissimo dentro: “Era la mancanza di passione, ecco, chissà perché, eppure era certissimo, era la mancanza di passione il ventre malato che covava e partoriva le tragedie.”

In poche parole: è un libro da leggere.

Chiudo con una nota “frivola”, ma per me rilevante quando acquisto un libro: l’edizione. Questa è molto bella davvero: la carta, il carattere usato e la copertina. Non per nulla la casa editrice si chiama Nutrimenti. Come volete che non sfornasse qualcosa di buono e appetitoso per me?

Ezio Sinigaglia

Eclissi

Nutrimenti

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